Quanto conta la resistenza nei tuoi investimenti?

 

Mi piace pensare all’investimento come uno sport basato sulla resistenza. Una maratona o un tour in bici in cui ogni partecipante alla gara possiede una tolleranza al rischio diversa. E questo rappresenta il suo grado resistenza.

Quando le Borse scendono del 5%, i partecipanti più deboli si accostano e decidono di ritirarsi. “È stato bello partecipare, ma tutto questo non fa per me”.

Via via che la discesa sui mercati si intensifica (del 20%, 30% o 40%), sempre più partecipanti cederanno alla pressione e abbandoneranno la gara.

Alla fine, taglierà il traguardo colui che avrà resistito imperterrito ai sali e scendi e investito nei momenti più difficili. Proprio quando il suo impulso gli diceva di mollare tutto.

Per resistere alla volatilità dei mercati è necessario però allenarsi e diventare finanziariamente istruiti. Questo ti aiuterà a spostare a poco a poco la tua tolleranza al rischio verso un livello più alto di sopportazione.

Mentre prima vendevi quando i mercati scendevano del 10%, forse adesso sarai in grado di contenere un calo del 20%.

Ma questo potrebbe non bastare. Pian piano entrano in gioco forze psicologiche e sociali che minano la tua resistenza.

Ad aggiungere lentamente pressione e minacciare la tua stabilità emotiva sono le persone e le cose che ti stanno attorno, il tuo partner, i tuoi amici, i media, i tuoi figli, i tuoi colleghi. Tutto ciò assume un ruolo determinante nella capacità di tenuta del tuo investimento.

Immagina che il mercato sia sceso del 30% dal suo punto di massimo. Il tuo partner ha perso il lavoro e ti dice “Tesoro devi smettere, pensa al futuro dei nostri figli”. Nel frattempo, i giornali e i notiziari in televisione non fanno altro che parlare dell’inizio di una nuova crisi finanziaria.

Dopo alcuni mesi, il mercato scende ancora e tu continui a perdere. Uno dei tuoi migliori amici si vanta di aver venduto tutto quando i mercati era scesi solo del 15%.

I tuoi investimenti si assottigliano giorno in giorno mentre il tuo partner inizia a pensare che tu sia totalmente scriteriato. “Tesoro siamo quasi alla rovina, devi fare qualcosa”.

Stai ancora resistendo giusto?

Quanto è importante la resistenza negli investimenti?

Adesso ti mostrerò esattamente quanto è importante la resistenza negli investimenti.

Prendiamo l’indice azionario americano S&P 500, l’ago della bilancia nei mercati finanziari.

Supponi di aver investito 20.000 dollari il 1° gennaio 2007.

A quell’epoca l’economia americana e (mondiale) andava a gonfie vele, i mercati si trovavano sui massimi e niente e nessuno poteva pensare ad una crisi finanziaria all’orizzonte.

A luglio 2007, il mercato è cresciuto del 9%. Il tuo investimento adesso vale circa 22.000 dollari. Hai guadagnato 2.000 dollari in soli 7 mesi.

A fine anno iniziano a presentarsi le prime turbolenze e i mercati iniziano la loro discesa. A luglio 2008, sono scesi del 10% rispetto a gennaio 2007. Il valore del tuo investimento ha subito un calo da 22.000 dollari a 18.000 dollari.

Ma il peggio deve ancora venire.

A settembre 2008, il fallimento di Lehman Brothers, sancisce di fatto l’inizio della crisi finanziaria. A fine mese i mercati segnano -30% rispetto alla data di inizio del tuo investimento (che adesso vale 14.000 dollari).

L’incubo non sembra avere fine. A marzo 2009, tocchi il fondo (lo saprai solo tra qualche anno): il tuo investimento è sceso del 52% e vale circa 9.500 dollari.

La tua resistenza inizia a vacillare e si fanno avanti pressioni sociali e psicologiche. A quel punto, ti lasci sopraffare dall’emotività e così vendi tutto pensando di salvare il salvabile prima che il tuo investimento possa schiantarsi a zero.

Cosa sarebbe successo se avessi resistito?Se invece avessi resistito, a gennaio 2018, dopo 11 anni da quel “maledetto” gennaio 2007, il tuo investimento sarebbe valso 40.000 dollari. Un risultato che ti avrebbe fatto rimpiangere quel momento in cui hai deciso di mollare tutto.

Il rimpianto però sarebbe stato ancora più grande se, oltre a resistere, avessi addirittura comprato quando i mercati scendevano.

Esattamente nei momenti più bui in cui tutto sembrava remarti contro.

Supponi di aver incrementato il tuo investimento di 1.000 dollari ogni volta che i mercati fossero scesi del 5% nell’arco di un mese.

Se avessi applicato questa regola di “comprare sul ribasso” oggi avresti a disposizione la bellezza di 71.862 dollari. Un guadagno che ti avrebbe fatto tagliare il traguardo da vincitore incontestato della gara.

di Piero Cingari da Risparmiamocelo.it



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