Quando amici e parenti diventano “gli esperti”

I parenti e gli amici sono, per l’italiano medio, i migliori esperti di finanza.

La singolare conferma arriva con la pubblicazione del Rapporto Consob sulle “Scelte di investimento delle famiglie” che ha evidenziato tutte le lacune che ancora affliggono gli italiani quando si tratta di gestire i propri risparmi: il 44% dei soggetti intervistati prende una decisione di investimento dopo aver consultato amici e familiari, i cosiddetti consulenti esperenziali.

Solo il 22% dichiara di appoggiarsi a un consulente finanziario professionale.
Un altro 15%, invece, decide in proprio senza consultarsi con nessuno.

Gli italiani che ammettono di non sapere molto di mercati finanziari  poi, per oltre la metà, optano sul “fai-da-te” o, meglio, sulla consulenza da passaparola.
I dati Consob, nel loro insieme, sottolineano la scarsa consapevolezza che gli investitori hanno della propria ignoranza finanziaria, ma anche di quella di amici e parenti.

Nel rapporto viene infatti evidenziato che la maggiore cultura finanziaria del cliente riduce l’immotivata fiducia in se stessi che può indurre ad assumere livelli di rischio eccessivi, inadeguati rispetto al proprio profilo finanziario e alla propria attitudine al rischio.

A tal proposito il rapporto Consob segnala che in Italia esiste, rispetto al resto d’Europa, una scarsa domanda di consulenza finanziaria, mentre l’investitore chiama “consulenza” ciò che certamente non lo e’ , ovvero il consiglio di parenti, colleghi, amici. Anche se spesso questi soggetti non sanno nulla di finanza.

Oggi si sente parlare tanto di corsi di educazione finanziaria.
Corsi che dovrebbero tutti partire dal presupposto di trasmettere alle famiglie innanzitutto la necessità di prendere piena consapevolezza dei propri limiti e dei costi dei propri errori nelle scelte di investimento.

Un percorso formativo e di crescita che passa anche dalla scelta di interlocutori affidabili.

In Italia c’è ancora molto da fare per sensibilizzare i risparmiatori sul valore del servizio di consulenza finanziaria, inteso come strumento di pianificazione degli obiettivi di vita dei nuclei familiari.
Occorre rendere consapevoli gli italiani sui temi del risparmio e sul valore della pianificazione finanziaria.

La consulenza personalizzata raggiunge ancora troppe poche famiglie (solo il 10%) e tra coloro che se ne servono i livelli di informazione e di cultura finanziaria sono più elevati.
La ricerca Consob infatti conferma che gli investitori che si lasciano guidare in ambito finanziario da un esperto sono soprattutto soggetti altamente qualificati, lavoratori autonomi e le famiglie più ricche.
Ma anche le persone meno informate e meno attente avrebbero bisogno di un aiuto per gestire i loro  risparmi.

Oggiogiorno la priorita’ dei risparmiatori deve essere non tanto rivalutare i propri risparmi come in passato bensì tutelarli dalle molteplici minacce presenti negli scenari attuali.



Lascia un commento